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Una ibrida per tutti i terreni: l’elettrificazione della gamma Land Rover non ha modificato l’ethos delle fuoristrada inglesi, ma le ha rese pronte a superare le sfide dei nostri giorni, che ancora prima di percorsi impervi e fondi a bassa aderenza parlano di rispetto dell’ambiente e abbattimento delle emissioni.
L’offerta elettrificata della Land Rover si sviluppa su due fronti: da un lato il mild hybrid, dall’altro l’ibrido plug-in. Il primo abbraccia la stragrande maggioranza delle motorizzazioni offrendo l’aiuto della corrente a tutti coloro che ancora ricercano una vettura termica di tipo tradizionale. Indipendentemente che si tratti una Range Rover Evoque 1.5 turbo benzina a 3 cilindri o delle potenti Nuova Range Rover e Range Rover Sport 3.0 sei cilindri turbodiesel, i vantaggi di questa soluzione meccanica sono noti: oltre all’omologazione ibrida della vettura, il sistema ibrido a 48V gestisce la funzione di Start&Stop estesa e aiuta il motore termico nelle fasi di ripartenza con un piccolo risparmio di CO2 e carburante.
L’ibrido ricaricabile alla spina è invece pensato per tutti coloro che, prima di tutto, guidano la loro Land Rover all’interno dei confini dei centri urbani, dove poter viaggiare a zero emissioni offre i maggiori benefici. Ad eccezione della Discovery, tutti i modelli della gamma Land Rover offrono una versione ibrida plug-in con almeno 40 km di autonomia elettrica. Percorrenza che sale a oltre 60 km per la più compatta Range Rover Evoque Phev e che nel caso della nuova Range Rover PHEV tocca addirittura i 113 km grazie a una batteria paragonabile a quella di alcune elettriche pure (38,2 kWh).
L’estesa gamma di propulsori mild hybrid della Land Rover abbraccia quasi tutti i modelli e tutte le alimentazioni. Sulla Discovery Sport, la Range Rover Evoque, sono ibridi leggeri i 3 e 4 cilindri 1.5 e 2.0 turbo a benzina così come il 2.0 turbodiesel; lo stesso vale per i 3.0 6 cilindri in linea benzina e Diesel disponibili per le più grandi e prestanti Velar, Defender, Range Rover Sport e Range Rover.
Le Land Rover ricaricabili alla spina sono la Evoque e la Discovery Sport con l’1.5 turbo benzina, una potenza combinata di 300 CV e un’autonomia elettrica pura di 62 km e 55 km grazie alla batteria da 15 kWh. Spinte dal 2.0 turbo a benzina e un motore elettrico per 404 CV totali troviamo, invece, la Velar, la Defender e la Range Rover Sport. Cambiano per ognuna di queste la capacità della batteria e di conseguenza l’autonomia: rispettivamente parliamo di 17,1 kWh e 53 km per la Velar, 19,2 kWh e 43 km per la Defender e infine 13,1 kWh e 41 km di autonomia per la Range Rover Sport. Al top della gamma la nuova Range Rover PHEV con il 3.0 sei cilindri in linea e un’unità elettrica per 440 o 510 CV a seconda della versione e fino a 113 km a zero emissioni.