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FULL HYBRID

L’IBRIDO PER ANTONOMASIA

Auto full hybrid, cosa sono

Le full hybrid (chiamate in gergo HEV – Hybrid Electric Vehicle),rappresentano il primo passo verso una mobilità – anche – elettrica. Al motore benzina infatti è abbinato un elettrico in grado di muovere in autonomia, seppur per una manciata di chilometri e a basse velocità, l’auto. Un limite imposto dalla capacità delle batterie, di norma di poco superiore a 1 kW, che ha dalla sua il non doverle ricaricare tramite colonnine o wallbox.

Il motore termico, che nelle HEV è sempre a benzina, e il propulsore elettrico possono quindi partecipare separatamente o all’unisono alla trazione dell’auto.

La stragrande maggioranza delle auto full hybrid ha un solo motore elettrico, sistemato spesso all’interno della scatola del cambio, che grazie alla frizione interposta tra i due propulsori permette di viaggiare in elettrico. Se infatti in passato alcuni costruttori avevano provato ad equipaggiare le HEV di cambio manuale, il mercato attuale vede solo full hybrid con cambio automatico, ma a variare è la tipologia del cambio

Cambi e-CVT

hanno una struttura diversa ma un funzionamento simile al cambio a variazione continua, che sfrutta un numero teoricamente infinito di rapporti per mantenere il numero di giri costante pur aumentando la velocità;

Cambi automatici tradizionali

ovvero quelli muniti di convertitore di coppia. Proprio questo elemento però, quando il motore è collocato all’interno del cambio viene eliminato sulle HEV per essere sostituito da una frizione a comando elettronico che permette il passaggio in full electric, come per i cambi a doppia frizione. Lo stesso schema che viene utilizzato sulle auto plug-in hybrid.

Batterie

Un’altra differenza con le auto mild hybrid è nel pacco batterie: sulle HEV aumentano il peso complessivo di almeno 100 kg rispetto allo stesso modello non dotato di tecnologia full hybrid. Inoltre la capacità maggiore rispetto a quelle delle mild hybrid (circa 1,2 kWh) comporta dimensioni più importanti compromettendo la capacità di carico – spesso sono montate sotto il pavimento del bagagliaio – o l’abitabilità.

Inoltre il sistema garantisce una maggiore capacità di recupero dell’energia nelle fasi di decelerazione, ovvero in rilascio e frenata, per ricaricarsi anche attraverso il motore termico, che “offre” parte della propria energia.

Le dimensioni del pacco batterie e il diverso lavoro svolto dal motore elettrico contribuiscono ad abbattere consumi ed emissioni di CO2: con un’auto full hybrid si risparmia infatti intorno al 30 % di benzina e emissioni rispetto ad un’auto di potenza analoga non dotata di sistema full hybrid.

Auto full hybrid, come funzionano

Come abbiamo già detto le HEV rappresentano il primo grado di elettrificazione automobilistica in cui sia il motore termico che quello elettrico possono offrire trazione agli assi.

In un sistema full hybrid, infatti, l’auto può muoversi sfruttando solamente il motore a combustione interna, solo l’elettrico oppure entrambi, come nelle mild hybrid, in cui l’unità elettrica supporta il propulsore termico.

Per le HEV l’autonomia in full electric è abbastanza ridotta, parliamo di una manciata di chilometri al massimo fino a una velocità di circa 70 km/h, ma l’elettronica prediligerà quasi sempre l’avvio in elettrico, che rende silenziosi i primi metri di marcia delle HEV e aiuta il pacco batterie a scaricarsi (per poi ricaricarsi) velocemente, migliorando l’efficienza del sistema. Lo stato di carica della batteria infatti influisce, insieme alla pressione che viene esercitata sull’acceleratore, sulla “scelta” di attivazione del motore termico, dell’elettrico o di entrambi. La scarsa autonomia in solo elettrico del sistema full hybrid ha infatti reso rara la presenza di tasti di selezione della modalità elettrica.

Gli stessi principi valgono per i modelli con sistema elettrificato integrale, e che quindi hanno il motore elettrico posizionato direttamente sull’asse differente rispetto a quello accoppiato al motore endotermico. Queste HEV hanno il vantaggio di poter contare sulla trazione simultanea dei due motori, come un 4X4 “vero” ma senza gli ingombri di un albero di trasmissione, come accade per le AWD termiche, ma allo stesso tempo hanno spazi ulteriormente ridotti, specialmente nel bagagliaio. Le auto full hybrid, come le MHEV e le PHEV hanno meccaniche studiate per vetture a combustione interna, e quindi non prevedono spazi pensati per l’alloggiamento di batterie o unità elettriche di supporto.

Le HEV, come le mild hybrid, non necessitano di particolari competenze per essere guidate. Il divario rispetto a una vettura a combustione interna è importante, ma all’atto pratico le differenze sono ridotte. Le prime volte che si guida una full hybrid si potrebbe notare un rallentamento molto più accentuato in fase di rilascio rispetto ad un’endotermica: non è nient’altro che l’effetto della frenata rigenerativa, con l’unità elettrica che converte l’energia cinetica in corrente elettrica che alimenta la carica della batteria Una sensazione che si può amplificare quando si sceglie la modalità di guida Brake, se disponibile.

Auto full hybrid, la ricarica

Come per le mild hybrid e le “range extender”, anche le HEV non hanno bisogno di essere ricaricate alla colonnina, ma solo del serbatoio adeguatamente rifornito.

Il pacco batterie, anche se molto più grande di quello di una MHEV, sfrutta il potenziale del motore a combustione interna e l’energia cinetica delle fasi di rilascio senza necessità di fonti di elettricità esterne. Per questo si carica e scarica in tempi relativamente rapidi.

Non essendo elettrificate alla spina, ma godendo di alcuni dei vantaggi delle PHEV e delle elettriche, le HEV risultano tra le ibride preferite dagli italiani.

Quanto costano

A differenza delle PHEV, che hanno prezzi abbastanza alti rispetto a quelli di modelli simili con motorizzazioni tradizionali, le full hybrid rappresentano un buon compromesso anche quando si parla di listino. Oggi la HEV più economica costa 21.600 euro. Prezzo che può scendere, incentivi permettendo, fino a 19.600.

E’ bene sapere infatti che le auto full hybrid, come le MHEV, rientrano nella stessa categoria di auto alimentate a benzina, diesel, metano e GPL con emissioni da 61 a 135 g/km all’interno dei fondi per gli incentivi auto 2023, e quindi possono usufruire di uno sconto di 2.000 euro in caso di rottamazione di un vecchio modello.

Auto full hybrid, a chi convengono

Le HEV danno il loro meglio in città, il loro habitat naturale che vede percorsi brevi a medie orarie particolarmente basse. Il traffico cittadino, con accelerazioni e frenate ripetute in serie per molto tempo, esaltano il funzionamento del sistema HEV e favoriscono consumi bassi.

Non è un caso, infatti, se ad apprezzare particolarmente i modelli full hybrid ci siano i tassisti, che hanno abbandonato i motori a gasolio per adottare in massa questa tecnologia.

Guarda con particolare interesse a questa categoria di auto anche chi vuole avere un assaggio di elettrificazione ma non è disposto a scendere a patti con la ricarica alla colonnina, per mancanza di una rete infrastrutturale abbastanza capiente nella propria zona o per non cambiare le abitudini di vita.

Come per le altre categorie di ibride anche le HEV sono esenti dal bollo in alcune regioni e hanno una tassazione ridotta in altre, in cui comunque vengono calcolati per l’eventuale pagamento solo i kW sviluppati dal motore endotermico. Altro vantaggio economico è rappresentato dall’esenzione del pagamento del parcheggio su strisce blu in molte città italiane.

Vantaggi

👍

Consumi/emissioni ridotti soprattutto in città

👍

Non serve ricaricare

👍

Rumorosità e vibrazioni ridotte

👍

Possibili agevolazioni locali (strisce blu, bollo)

Svantaggi

👎

Prezzo superiore alle auto tradizionali

👎

Il peso della batteria si sente